Descrizione dell'escursione
L'escursione all'Osservatorio di Pizzi Deneri inizia da quota 1741 m.s.l.m. presso il Rifugio Citelli, unico rifugio CAI sul versante nord-occidentale del vulcano. Da qui si inizia a percorrere la prima parte del sentiero all'interno del bosco di betulle percorrendo il sentiero 723 in senso inverso.
La salita ripercorre la frattura dell'attività eruttiva del 1928, l'ultima che distrusse un intero paese in epoca recente. Proseguendo, si raggiunge il primo punto panoramico sulla cresta nord della Valle del Bove, ad una quota di circa 2200 metri: da qui è possibile un primo scorcio sui crateri sommitali del vulcano, distanti soltanto qualche km, e soprattutto una visione completa della vastità della Valle del Bove.
Al suo interno si scorge Monte Simone, Rocca Musarra, i Monti Centenari, Monte Rittman fino alla Val Calanna con i centri eruttivi più distanti dall'attuale area sommitale. L'ascensione lungo il bordo valle prosegue sui resti degli antichi centri eruttivi etnei fino a Rocca della Valle, da dove comincia l'ultimo tratto di ascensione verso Pizzi Deneri.
La vegetazione comincia a diradarsi, il paesaggio è lunare e brullo, con un alternarsi di dicchi d'intrusione magmatica all'interno della valle e canaloni sabbiosi pieni di piroclastiti dall'altra parte, verso il mare. Il suolo comincia a cambiare, l'aria diventa più pesante per via della quota e si comprende l'importanza morfologica della Valle del Leone che limita la pericolosità strapiombante dell'area sommitale.
L'osservatorio vulcanologico di Pizzi Deneri si trova a 2800 metri, laboratorio d'alta quota realizzato tra il 1975 ed 1978 in una zona esente dal rischio d'invasione lavica e attualmente il più alto presidio scientifico d'alta quota al mondo. Al suo interno diverse strumentazioni avanguardistiche permettono il monitoraggio del vulcano da una posizione privilegiata.
Il Piano delle Concazze, il pianoro sabbioso che divide i coni sommitali dall'osservatorio, rappresenta un luogo quasi metafisico per la sua apparente calma e omogeneità visiva in un luogo in realtà esposto a venti e raffiche violente nonché alla ricaduta di materiale piroclastico durante i parossismi dell'area sommitale.
La discesa verso il Rifugio Citelli ripercorre alcune delle ultime creste della Valle per poi intraprendere una comoda discesa nei canaloni sabbiosi che, paralleli fra loro, riaccompagnano i trekkers verso il più grande cono laterale di Etna Nord: Monte Frumento delle Concazze.
Con una visibilità media di 100-150km a farla da padrone è tutta la catena dei Peloritani fino alle Eolie, visibili e nette, a chiudere un quadro pazzesco nell'ultima fase dell'escursione. Dopo circa 6h il sentiero ad anello si ricongiunge al tratto iniziale chiudendo la vostra giornata nella stessa foresta di Betulle del mattino, fino al rientro al Rifugio.
Cosa include l'escursione
- Guida vulcanologica autorizzata;
- Casco per le alte quote sommitali;
- Bastoncini da trekking.
Prenota la tua avventura sull'Etna
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- Il programma può variare durante la giornata a causa di condizioni meteo e vulcaniche variabili.
- Sono richieste buone condizioni fisiche per le attività descritte.
- L'escursione non è consigliata a chi soffre di asma o problemi cardiaci.
- Il numero minimo per confermare l'escursione è di 3 adulti (360€). Qualora non si raggiunga tale numero, va considerata la quota equivalente per confermare l'escursione in forma privata.
- Le condizioni vulcanologiche di base prevedono nessuna presenza di gas vulcanici, ma sono soggette a modifica in base al meteo.
- Tipo di terreno: fine sabbia vulcanica, rocce vulcaniche instabili e abrasive, pendenze importanti.