Descrizione dell'escursione
L'hiking lungo il Rift di Nord-Est è un grande must di Etna Nord che permette in soli 10km di ripercorrere le fragilità di un territorio iperattivo negli ultimi 100 anni di storia del vulcano.
L'escursione ha inizio a Piano Provenzana, polo turistico di riferimento di Etna Nord ad una quota di 1800 m.s.l.m., dove lungo il sentiero 702 vedremo in primis i resti di un hotel quasi completamente sommerso dall'attività del 2002.
Proseguiremo in direzione del cono laterale di Monte Nero (eruzione 1646-47), uno dei 5 coni omonimi sull'Etna, la cui posizione geografica gli ha dato la nomea di "Monte Nero Settentrionale" (Jean-Claude Tanguy, 1980). Alle sue spalle la faggeta di Timparossa e la porta verso l'Etna nord più profondo, con le sue lave a corda dell'eruzione del 1614-24.
Alla sua base sud-orientale si trova la batteria di hornitos del 1911, quasi allineata con la frattura eruttiva del 1923, due delle attività più recenti e più pericolose che, nell'ultimo secolo, hanno minacciato il paese di Linguaglossa.
Il nostro hiking procede verso i coni terminali della frattura del 2002, l'eruzione che distrusse la stazione sciistica in pochi giorni e che compromise per anni il turismo in tutto il comprensorio turistico di Etna Nord. Cammineremo sul bordo dei crateri laterali che, in quell'ottobre del 2002, tramite attività stromboliana ed effusiva marcarono distintamente il paesaggio con segni ancor oggi visibili.
Più saliremo di quota e più sarà possibile percepire l'impatto di un'attività eruttiva così violenta e repentina, sia verso il bosco Ragabo (prevalentemente composto da Pini Laricii), sia verso Piano Provenzana.
Raggiunta la quota di circa 2100-2200 metri s.l.m. si ha una visione d'insieme su tutto il percorso fatto, leggendo chiaramente il paesaggio attraversato: da Monte Nero e la bottoniera del 1911, la colata effusiva del 2002, la stazione sciistica e i chiari segni dell'attività del 2002. Nelle giornate più nitide è possibile ammirare la vista sulle Isole Eolie in lontananza, a 150 km da Piano Provenzana.
Si prosegue fino a raggiungere la quota orientativa di 2300 m s.l.m. alla base del cono laterale di Monte Pizzillo (980 d.c. circa), uno degli orli craterici più importanti di Etna nord, per poi avvicinarsi alla batteria di hornitos del 1947.
La discesa lungo il Rift avviene lungo un simil altipiano che costeggia la colata del 1879 fino a ricongiungersi a Monte Nero e ad una meravigliosa faggeta di Timparossa che lo costeggia superiormente. La chiusura del circuito prevede un ultimo passaggio sui campi lavici del 1923 e del 2002, prima di rientrare a Piano Provenzana.
Si tratta di un'escursione particolarmente didattica, adatta a famiglie o gruppi scolastici che racconta, in maniera esaustiva e completa, la fragilità del rapporto fra l'unicum paesaggistico di Piano Provenzana ed il vulcano che la ospita.
Cosa include l'escursione
- Guida vulcanologica autorizzata;
- Bastoncini da trekking.
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- Il programma può variare durante la giornata a causa di condizioni meteo e vulcaniche variabili.
- Sono richieste buone condizioni fisiche per le attività descritte.
- L'escursione non è consigliata a chi soffre di asma o problemi cardiaci.
- Il numero minimo per confermare l'escursione è di 3 adulti (300€). Qualora non si raggiunga tale numero, va considerata la quota equivalente per confermare l'escursione in forma privata.
- Le condizioni vulcanologiche di base prevedono nessuna presenza di gas vulcanici, ma sono soggette a modifica in base al meteo.
- Tipo di terreno: fine sabbia vulcanica, rocce vulcaniche instabili e abrasive, pendenze moderate.